domenica 25 dicembre 2011

Crăciun Fericit


21 dicembre, ore 11, finestra di casa mia. Mi hanno spiegato che non si tratta di colindatori (che cantano canzoni di Natale e appartengono alla tradizione cristiana), ma di una tradizione pagana e pre-cristiana per portare fortuna al nuovo anno. Adorabile, comunque, la musica e le tradizioni che pervadono l'avvicinamento al Natale in Romania. Quindi, Crăciun fericit pentru toți!

giovedì 15 dicembre 2011

Colindatorii


"E questi?", mi son chiesto vedendoli per la prima volta. Fischi, tamburi, vestiti tradizionali e uomini vestiti di pelle d'orso. Anche questo è il Natale romeno. Il giorno stesso di quelli della foto sono arrivati i colindatori a cantare nella scala del nostro palazzo, poi hanno cominciato a bussare ragazzini che chiedevano qualche soldo in cambio di una colindă. Colindă, ovviamente, è un canto di Natale, e i colindatori sono coloro che cantano. Mi ricordo gli zampognari ciociari che passavano sotto la mia scuola quando andavo alle elementari, e adoro quest'atmosfera di musica e tradizione che da noi, purtroppo, si è persa.


venerdì 9 dicembre 2011

Frica de câini

Torno, tra il sollevato e il deluso, dal mio primo esame romeno. Una voce nel mio stomaco mi fa notare che è quasi ora di pranzo, ma io non ho voglia di fare la spesa, di attraversare la strada. Del fatto che c'è un Mega Image pure senza attraversarla mi ricordo...beh, solo dopo averla attraversata verso casa. Allora mi dico che, magari, se giro a destra e provo a passare per la parallela, trovo qualcosa. Contento di esplorare un piccolo angolo nuovo, cammino respirando l'aria bucarestina e trovo una specie di cortiletto con un parco giochi e due cani che dormono. Cauto, passo in mezzo ai due e mi trovo davanti un altro cane. Ringhia. Bastardo. Provo a fare finta di niente, allargo un po' e vado per la mia strada cercando di non dargli le spalle. Quello continua a ringhiare sempre più forte e mi si mette in coda, seguito da altri due cani che dormivano sotto le macchine, ma che si sono svegliati per dargli manforte. Tre vecchietti, vedendomi in difficoltà, fischiano e il cane si blocca. Li ringrazio con un sorriso terrorizzato e continuo a camminare verso casa. Sento che il bastardo corre, ha ripreso a ringhiare. Non devo correre, sarebbe la fine. Mi è sotto, mi è sotto, mi è sotto, mi morde la scarpa...AAAAAH! Lancio un urlo, ma per fortuna uno dei vecchietti ha fischiato di nuovo e ha richiamato il cane. Scosso, finalmente mi allontano e arrivo a casa. Sullo specchio dell'ascensore vedo un tipo pallidissimo che trema e ansima, e penso di svenire.

Io dei cani ho sempre avuto una paura boia. Veramente tanta, fin da quando ero piccolo e i miei amici dovevano legarlo alla catena quando li andavo a trovare. Avevo pure un cane, ma stava sempre alla catena perché a casa non avevamo un cancello. Mio padre lo liberava quando tagliava il prato e lui correva sfrecciando per il giardino mentre io, terrorizzato, lo guardavo da fuori. Il rapporto è migliorato, ma non molto, anche se son riuscito ad avere un cane di cui non avevo paura, che poi è scappato spaventato dai fuochi d'artificio il capodanno di due anni fa. Quando ho letto che a Bucarest c'era un problema con i cani mi sono innervosito: proprio il posto giusto, per uno come me. Eppure mi ero tranquillizzato, forte della sensazione che, se evitavo di rompergli le scatole, loro mi lasciavano in pace. Fino a ieri. Ora spero di ri-tranquillizzarmi in fretta: ho notato che la sola presenza di un cane, nelle ultime ventiquattro ore, mi fa rizzare ogni pelo del corpo, e uno di loro che mi ha abbaiato mi ha fatto fare un salto di paura, di quelli che dopo te ne vergogni. Aiuto!