martedì 25 ottobre 2011

Nu sunt țigan!

Sono stato censito in Romania, come residente temporaneo. A suo modo, è stata anche questa un'esperienza. A lasciarmi attonito è stata una domanda: "ethnicity", l'etnia. Io che manco ci ho mai pensato alla mia etnia, non ho nemmeno mai dato peso a cosa significasse. E si che tra i miei interessi c'è anche il nazionalismo. Non so effettivamente qui come sia sentito, tra irredentismi (la Bessarabia, ovvero Moldova: il governo romeno negli anni '90 garantiva il passaporto anche ai moldavi), minoranze con cui il rapporto non è sempre florido (gli ungheresi della transilvania e gli zingari) e partiti nazionalisti che negli anni passati avevano avuto un certo successo (il Partidul România Mare di Corneliu Vadim Tudor). 

La davo talmente per scontata, quella domanda, che ci ho dovuto pensare su un attimo prima di rispondere "italiano". Qua, invece, non sembra così scontato, visto che ho scoperto di una campagna che come oggetto aveva proprio la risposta a quel punto del questionario. Gli țigani, gli zingari, non sempre sono censiti e non sempre dichiarano di essere zingari, per paura di ripercussioni. L'obbiettivo della campagna era proprio spronare gli zingari a dichiarare la propria etnia nel censimento, per fare in modo che le statistiche fossero veritiere e non sottostimassero la reale entità della comunità zingara. Non è un popolo che va molto a genio ai romeni: più volte sono stato fermato per strada da qualcuno e, quando storcevo il viso perché faticavo a comprendere il romeno, il mio interlocutore per rassicurarmi mi diceva "Nu sunt țigan, nu sunt țigan!". Anche all'allenamento di rugby, parlando con uno dei ragazzi, venne fuori l'argomento. Mi raccontò di quando andarono a un torneo a Rovigo e, visto che le loro auto avevano targhe romene, si trovarono le ruote tagliate nel parcheggio fuori dallo stadio Battaglini. Quando ho provato a dirgli che in Italia c'è parecchio pregiudizio verso i romeni, la risposta è stata: "Noi siamo tranquilli, non siamo come gli țigani. Loro sono un problema".

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